Umbria, cuore verde d’Italia, chiama Napoli

Venerdì 4 ottobre 2024, presso il Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio, il teatro all’italiana più

piccolo del mondo, si sono tenute le audizioni, per l’Italia Centrale, dei cantanti per la New Generation della

10.ma edizione del Festival di Napoli 2024, organizzata dall’A.N.I.A., Associazione Nazionale Italiana Artisti,

presieduta dal Maestro Massimo Abbate, coadiuvato dalla Project Manager Maria Rosa Borsetti.

L’evento ha avuto il Patrocinio del Comune di Monte Castello di Vibio.

I cantanti sono stati selezionati da una qualificata Giuria, composta da:

Maestro Massimo Mbbate, Direttore artistico del Festival di Napoli e Presidente di Giuria

Maestro Maurizio Bernacchia, Autore di canzoni e Docente di songwriting presso il CET di Toscolano, la Scuola di

Mogol e Vice Presidente di Giuria

Dott. Edoardo Brenci, Direttore del Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio

Maestro Antonio Paladino, Orafo, ideatore del Premio del Festival di Napoli

Dott. Antonio Tacconi, Amministratore del Gruppo Tacconi-Ottelio e Presidente dell’Associazione Più Umbria

Maestro Claudio Veneri, Concertista, storico del pianoforte, ricercatore PhD, e Collezionista.

I cantanti concorrenti, giovani ma anche con esperienza nel campo, pervenuti da Napoli, Castellammare di

Stabia e dall’Abruzzo, si sono cimentati in esibizioni eterogenee, che si sono alternate tra canzoni classiche a

duetti con interpretazioni più vicine alla contemporaneità.

Hanno partecipato: Gianluca Raffone, Lina Maddaloni, Maria Donnarumma, Maria Della Puca, Maria Feola (Maria

Red), Franco De Biase, Maria De Geronimo, Bianca Amore

Un momento emozionante il collegamento che si è tenuto in diretta con Anthony Pasquale, il direttore di  ICN

RADIO di New York, la più famosa radio newyorkese della Comunità italiana, il quale ha dedicato circa 30

minuti della sua trasmissione, intervistando i componenti della Giuria, ed accogliendo il saluto del Sindaco di

Monte Castello di Vibio, dr.ssa Agnese Cerquaglia, che ha invitato, attraverso la radio, gli Americani ed i

nostri Connazionali a venire a visitare l’Umbria, cuore verde d’Italia, che potrebbe essere per qualcuno di loro un ritorno alle radici della propria famiglia di origine.

Le audizioni si sono concluse con l’esibizione dei cantanti lirici e l’emozionante interpretazione del Maestro

Massimo Abbate della canzone “Indifferentemente” che ha reso celebre in tutto il mondo il padre, noto

cantante napoletano, Mario Abbate.

Presenti anche Damienne Etienne, ex indossatrice ed ora presidente dell’Associazione Katìopa Executive-Events,

con Likhane Zokou che cura le coreografie degli eventi moda dell’Associazione,  che, con la project manager

Maria Rosa Borsetti e la giornalista Marina Bertucci, stanno portando avanti progetti volti alla valorizzazione

del Made in Italy, ed ultimamente si sono occupate con molto successo, al Villaggio Matteotti di Terni,

dell’evento di moda e cultura “Abito nell’Abitare”.

Il maestro Massimo Abbate spiega: “Sono fatte delle audizioni perché il Festival di Napoli, come tutta la

canzone napoletana è un fenomeno internazionale. Questo lo dimostra anche il fatto che Napoli sta

attraversando un periodo di grande successo ma non soltanto come canzone, ma soprattutto come città, come

arte culinaria, e come tante forme di arte in genere, Napoli resta una città del mondo. Napoli non è solo dei

napoletani, ma è un patrimonio storico culturale di tutto il mondo. Ho scelto di fare le audizioni in un piccolo

teatro nel cuore dell’Umbria, perché, come tutte le grandi cose per crescere hanno bisogno di tempo e di

dedizione di partendo dalle piccole cose. Nonostante il festival di Sanremo sia una manifestazione consolidata

da anni ed abbia a disposizione molti soldi e grandi ascolti, il festival di Napoli vuole essere un alternativa ad

esso. Noi presenteremo la nostra selezione e sezione Liric con un’alta nomenclatura della canzone napoletana

a partire dai grandi autori, per poi arrivare ai ragazzi di formazione lirica, che ci vengono in qualche modo

segnalati da tutti i conservatori d’Italia e del mondo. Tutto questo per far capire che, la canzone classica quella

dell’ottocento e dei primi anni del novecento, ha fatto conoscere Napoli in tutto il mondo, grazie anche al

grande maestro Enrico Caruso”. Il Festival di Napoli ha avuto inizio il 1952 ed è stato interrotto nel 1971, ma

nel 2015 il marchio è stato acquisito da me, Massimo Abate e dalla mia famiglia. Il festival di Napoli ha

camminato da nove anni sempre più velocemente, adesso essendo arrivato alla decima edizione si spera possa

diventare, una realtà musicale e l’evento musicale, più importante della città di Napoli. 

Dott. Edoardo Brenci, Direttore del Teatro della Concordia di Montecastello di Vibio: il teatro della Concordia

fu costruito nei primi anni dell’ottocento, fu chiuso dal 52 al 94, in quel periodo era di proprietà privata. Ma

negli anni 80 grazie ad un intervento di restauro della regione Umbria è stato dato in gestione al comune di

Monte Castello di Vibio, diventando di bene pubblico. Questo teatro ha la particolarità di essere in miniatura

rappresentativo dei teatri settecenteschi all’italiana. E’ il più piccolo, non per una questione di posti ma per la

sua struttura architettonica, avente una forma a campana e il plafone a camorcanna. Il legno di per se isola il

palcoscenico dalla struttura statica e crea una perfetta cassa armonica. Il teatro prende il nome Concordia,

perché costruito da nove famiglie nell’era napoleonica.

Il sindaco Agnese Cerquaglia: “Custodiamo in questo borgo, che ha tutte le caratteristiche di un borgo

medievale nel cuore dell’Umbria, questo gioiello che è il teatro della Concordia. Questo ci rende molto

orgogliosi e ci regala tante emozioni. Chiunque può visitare il nostro borgo e a partecipare ad uno degli

spettacoli che sono in calendario, o comunque vivere un emozione tipo un matrimonio civile. Questo teatro è

molto versatile e permette di viverlo sotto tanti punti di vista e sicuramente un valore aggiunto del nostro

territorio. Nel nostro percorso amministrativo uno degli obiettivi, era proprio quello di aprirci al mondo, c’è

ancora molta strada da fare, ma cerchiamo di abbracciare tutte le opportunità come questa delle audizioni per

il festival di Napoli, per farci conoscere e magari arrivare nel mondo, per noi è importantissimo. Monte

Castello ha tanto da offrire, le sue frazioni, a pochi passi da qui si trova il piccolo borgo medievale di Doglio,

che racchiude tante strutture ricettive come aziende vitivinicole e aziende didattiche. Da qui anche un

esperienza autor da poter vivere. Poi c’è Madonna del Piano, con il suo percorso del Furioso , che abbiamo

cercato di rivalorizzare e di dare ancora più impulso a chi ama il trekking o andare in bici, cercando di costruire

dei percorsi ad anello che riescono a collegare e far conoscere tutto il territorio, Abbiamo poi molti prodotti

autoctoni, come vino e olio e molti altri prodotti. Ci piace parlare non solo di Monte Castello ma dell’Umbria.

Monte Castello è un borgo che abbraccia un po’ tutte le generazioni, chi vuole vivere la tranquillità, i giovani

possono venire e studiare qui e magari lavorare in smart working, grazie al Pnnr siamo tra i cinque borghi

umbri che ha vinto la linea B.

A conclusione dell’evento, un brindisi offerto dalle Aziende vinicole della Strada dei Vini del Cantico,  unito

ad una degustazione di prodotti alimentari campani distribuiti per il Centro Italia dall’Azienda LU.FRA, sponsor

dell’evento..