Convegno alla Multicenter school di Pozzuoli con Istituzioni, imprenditori, mondo dell’Università e della
formazione
“Siamo quasi pronti per la delibera sulle DMO, le Destination management organization, entità che attraverso
le diverse professionalità che le compongono svolgono funzioni vitali per una località turistica e speriamo di
poter adottare le linee guida entro dicembre. Abbiamo realizzato numerosi incontri con tutti i soggetti
associativi, ricevendo un valido contributo di idee e proposte. Il testo è quasi pronto e definitivo”.
Lo ha affermato l’assessore al Turismo e alla Semplificazione Amministrativa della Regione Campania Felice
Casucci nel corso del suo intervento al convegno “Turismo, parola chiave DMO” promosso da Multicenter
school e svoltosi presso l’Aula magna della scuola nella sede di Via Campana a Pozzuoli.
All’evento, che ha messo intorno allo stesso tavolo Istituzioni (regionali e locali), imprenditori, professionisti,
formatori e mondo accademico, hanno partecipato Domenico Schioppo, fondatore Multicenter school; Felice
Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania; Filippo Monaco, Assessore al Turismo e vicesindaco
del Comune di Pozzuoli; Giulio Gambardella, Direttore Federalberghi Campi Flegrei; Cesare Foà, Presidente
AIDIT Campania Federturismo Confindustria; Maurizio Schioppo, Direttore corsi di formazione professionale
Multicenter School e Roberto Micera, professore associato e Cattedra di Economia e Gestione delle Imprese
presso l’Università della Basilicata, coordinatore del Collegio Docenti del corso di Direttore Tecnico di
Agenzia di Viaggi e Turismo presso Multicenter School. Ha moderato Enzo Agliardi, giornalista economico.
“E’ stato molto importante – ha spiegato Casucci, tracciando un bilancio dell’attività regionale – aver
regolamentato in questi anni un settore fondamentale come il turismo, combattendo l’abusivismo e dando
risposte concrete contro la concorrenza sleale. Abbiamo disciplinato la sfera molto estesa dell’extra
alberghiero, definito i codici identificativi regionali e monitorato le strutture ricettive con benefici in termini di
pagamento di imposte di soggiorno a favore dei Comuni. Grazie all’impulso del codice identificativo siamo
passati da 18.000 a quasi 31.000 strutture ricettive censite a livello regionale. Tutto questo rappresenta
sicuramente una ricchezza che però va anche governata, altrimenti diventa non sostenibile. Le DMO –
conclude Casucci – rappresentano sicuramente una risposta valida e significativa perché arriva dal basso e si
fonda sul partenariato pubblico privato, sulla stessa lunghezza d’onda peraltro dei nostri atti di
programmazione avviati con la delibera 339 del luglio 2021. Attenzione, però: il Governo sta entrando a
gamba tesa sulle classificazioni alberghiere del turismo all’area aperta: dobbiamo evitare di creare confusione
con sovrapposizioni di natura governativa su competenze che sono regionali”