Successo a Napoli per la prima KIMBO COFFEE IMMERSION. Esperienze di gusto, innovazione, formazione e ricerca al KIMBO TRAINING CENTER 

Il rinnovato Kimbo Training Center, spazio di ricerca e formazione rinato lo scorso dicembre all’interno

dell’insediamento industriale della Kimbo a Melito di Napoli per affermare la cultura del caffè, ha accolto

martedì 30 gennaio un selezionato team di esperti e di appassionati per la prima Kimbo Coffee Immersion,

una giornata dedicata al caffè raccontato, analizzato e  degustato in tutte le sue possibili declinazioni con tre

masterclass a cura di Francesca Bieker, Andrej Godina, Mauro Illiano e Tommaso Luongo, tutti membri del

Comitato Scientifico del Training Center. 

Ad aprire i lavori Andrej Godina, caffesperto e dottore di ricerca in Scienza, Tecnologia ed Economia

nell’Industria del caffè nonché formatore autorizzato SCA, che ha incantato la platea sul tema: “La botanica

del caffè e la riscoperta del suo DNA: le specie Arabica e Canephora, il cambio climatico e il flavore in tazza”,

con una sessione di assaggio in espresso di monovarietali Arabica e Canephora. A seguire Francesca

Bieker, giudice Internazionale nei campionati SCA, assaggiatrice professionista certificata Q grader e train

er per la Specialty Coffee Association, ha sorpreso e divertito con una lectio dal titolo “Il caffè declinato per il

coffee lover e il consumatore appassionato”, un viaggio tra falsi miti, curiosità e “tips” inedite per la

preparazione del caffè a casa. Quindi una sessione molto interattiva a cura di Mauro Iliano, caffesperto,

assaggiatore professionista di caffè e membro del comitato scientifico di Slow Food Coffee Coalition,

e Tommaso Luongo, presidente di AIS Campania e Giudice internazionale per il Concours Mondial de

Bruxelles, dal titolo “Il Coffee Pairing, assoluta novità nel campo della formazione dedicata al mondo dei

sommelier”, durante la quale sono stati assaggiati tre caffè abbinati a cibi diversi preparati con l’intervento

dello chef Maurizio De Riggi.

“Tutto parte dalla conoscenza e dalla consapevolezza – afferma Francesca Bieker – Sono stati questi i due

perni attorno ai quali ho voluto sviluppare il mio intervento guidando i partecipanti tra falsi miti che girano

attorno al caffè e alla preparazione della moka. La consapevolezza permette di imparare che spesso ciò che ci

piace diverge da ciò che tecnicamente è corretto”. Le fa eco Andrej Godina: “La cultura di filiera è un elemento

chiave per l’evoluzione del mercato del caffè in Italia. Io da tempo sto facendo ricerca scientifica sulla botanica

del genere Coffea e delle sue specie, in particolare per la riscoperta e rivalutazione della specie Canephora

varietà Robusta. Il risultato di questo lavoro è il corso di specializzazione sulla Canephora che il KIMBO Training Center metterà a breve a calendario durante il quale guiderò i partecipanti attraverso tutti gli aspetti importanti per riscoprire questa specie: storia e evoluzione botanica, coltivazione, caratterizzazione chimico/fisica, tostatura, profili di Flavore e tecniche di estrazione”.

“Credo che oggi si sia segnato un momento importante nel mondo del caffè – afferma Mauro Illiano – poiché con l’esercizio di food pairing condotto il caffè ha assunto un ruolo completamente nuovo nel mondo dell’abbinamento gastronomico. Sono orgoglioso che il percorso di rinnovamento culturale del caffè possa trovare in Napoli ancora una volta la sua città natale ed assolutamente sicuro che il Coffee Master, nuovo corso di studi in partenza a febbraio in Kimbo, segnerà la nascita di una nuova figura professionale nel mondo

del caffè, molto simile a quella del sommelier”. D’accordo con lui Tommaso Luongo, che conclude: ““La

possibilità di sperimentare le infinite potenzialità dell’abbinamento del caffè con il cibo, sfruttando la sua

complessità organolettica e le differenti modalità di estrazione, disegna un nuovo scenario del food pairing, un

percorso prospettico e innovativo che diventa ulteriore spinta per una maggior consapevolezza di questa

bevanda, esigenza che deve essere sempre più condivisa da operatori di settore e utenti finali”. 

L’evento è stato seguito anche da Teresa Armato, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Napoli, che

si è molto complimentata per l’inizativa, e naturalmente da Mario Rubino, presidente di Kimbo SPA, che ha

arricchito la giornata con un suo intervento nello stile provocatorio e concreto che lo contraddistingue: “Il

caffè in grani è un vero e proprio semilavorato che deve essere necessariamente affidato a mani esperte. Se

non si parte da una formazione accurata e costante dei baristi, anche la migliore miscela e la migliore

macchina possono generare un risultato in tazza non soddisfacente. È per questo che non condivido la prassi

del comodato d’uso. Se i bar fossero disposti ad investire in proprio su una buona macchina da caffè senza

ricorrere alle concessioni dei torrefattori, la qualità del caffè sarebbe finalmente messa in primo piano:

ciascun bar potrebbe scegliere il caffè migliore, basando la propria scelta sulle qualità della miscela e sui

servizi di formazione forniti dal torrefattore. Può sembrare un paradosso, ma preferirei quasi regalare una

macchina da caffè piuttosto che darla in “comodato”, per responsabilizzare tutta la filiera. Se un bar oggi cerca

la qualità, noi siamo pronti a servirlo: con un prodotto eccellente, con una varietà di offerta importante e con

servizi di formazione culturale all’avanguardia”.