Presentato al ridotto del Teatro Mancinelli di Orvieto il romanzo “Il Mercante di Seta Nera” di Antonio Centomani venerdì 6 dicembre 2024

Il terzo appuntamento con “Un palco di vini” al Palace Cafe’ Organizzati dalla Strada dei Vini Etrusco Romana

Venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 18,00, presso il Ridotto del Teatro Mancinelli di Orvieto, Corso Cavour n.

122, si è svolta la presentazione del romanzo “Il Mercante di Seta Nera” del regista cinematografico e televisivo

Antonio Centomani, edito da Musitalia Editore, dove i temi principali sono: la nobiltà, la ribellione, l’avventura e

l’amore;  dopo l’evento culturale, il  Terzo appuntamento con “Un Palco di Vini”, entrambi organizzati

della Strada dei Vini Etrusco Romana con sede ad Orvieto.

All’incontro sono interventi: l’autore del libro Antonio Centomani, la project manager Maria Rosa Borsetti ed il

giornalista Alessandro Li Donni, che abile come sempre ha analizzato il romanzo mettendo in luce le parti dove

veniva fuori sia la parte da regista dell’autore e sia quella da giornalista, evidenziando le cronache del tempo

riportate nel romanzo, con un’ottima analisi storica.  

Originale l’idea di far intervenire una modella di colore, Damienne Ettien, che ha interpretato la protagonista

del libro “Afua”, dall’assomiglianza straordinaria con l’immagine di copertina del libro. Damienne ha indossato

un abito nero velato, confezionato esclusivamente per lei da Alessandra Taddei della Coop. MIR – Gli Artigiani

della Pace

Gli altri personaggi, con senso ironico misto ad humor inglese, sono stati interpretati da Ilaria La Volpe, che ha

dato vita a Katherine sorella di Oliver, giovane appartenente alla nobiltà inglese del 1700, mentre Roberto

Baccello, si è calato nel personaggio di Oliver, mostrando la sua abilità narrativa e teatrale. 

Al termine dell’incontro letterario, un brindisi beneaugurale con il vino “Amore” dedicato alla moglie

di Bernardo Barberani, uno dei titolari dell’Azienda vinicola Barberani, associata alla Strada dei vini etrusco

romana, presente all’evento.  

A seguire in conclusione della serata,  il terzo appuntamento “Un Palco di Vini”, allestito al Palace Cafè, una

degustazione sempre con i vini Barberani e le eccellenze dei prodotti territoriali preparati dall’encomiabile

staff del Palace Cafè. Non è mancato anche il divertimento, grazie alla musica ed il sax di Paride

Cannone, allietando la serata ai numerosi ospiti presenti. 

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Orvieto, dalla Strada dei Vini Etrusco Romana, dal Sistema Museo e dal

Teatro Mancinelli Sponsor tecnici: Palace Cafè, Orvieto per Tutti, per i costumi MIR – Artigiani per la Pace – Ambasciatori per l’economia civile , per l’ospitalità Borgo La Chiaracia Resort & Spa, e per il parrucco Marina & Alessio’s Style di Orvieto.

Riassunto:

Inghilterra. Fine del XVIII secolo. Oliver Wellesley, futuro duca di Wellington, vive la maturità all’insegna dei

piaceri, del cinismo mercantile e del disprezzo per le regole sociali. Un avventuriero, sovversivo, donnaiolo

pronto a far parlare di se sia negli ambienti della nobiltà sia nei sobborghi più malfamati nei quali si trova a suo

agio. Insomma un affascinante anaffettivo senza scrupoli alla costante ricerca del piacere in ogni suo aspetto,

tanto da non disdegnare addirittura le attenzioni di un giovane servitore. La sua vita è fatta di viaggi nelle

lontane Indie e forse per questo motivo non ha mai voluto una moglie, nonostante la Duchessa, sua madre,

faccia di tutto per trovargli una giovane nobildonna con cui sposarsi. In particolare, la Duchessa preferisce la

giovane e ricca Lady Mary Exter, figlia del Duca di Kesteven, che è follemente innamorata di Sir Oliver. Il

rapporto con sua madre non si può definire idilliaco, i rancori nei suoi riguardi sono molto profondi e la causa e

legata ai continui tradimenti che negli anni hanno ferito il Duca suo padre. Fortunatamente con la sorella

Ketherine ha un ottimo rapporto, è la sua confidente. Una nuova spedizione è in preparazione presso la sede

della Compagnia; spezie, manufatti, opere d’arte e tessuti, sono le merci che da molto tempo la Compagnia di

Sir Oliver porta nel Regno al ritorno dai suoi lunghi viaggi. All’interno della Compagnia, forti disaccordi

rendono ogni partenza sempre più difficile, Lord Bruke, un anziano membro della compagnia, non condivide

alcune scelte riguardanti lo sfruttamento delle popolazioni africane e indiane, definendo Sir Oliver e i suoi

“amici”: “un branco di lupi, tiranni e avvoltoi”. Come suo solito, soprattutto il giorno prima della partenza, Sir

Oliver si concede l’unica aggregazione preferita: un drink al St.Paul’s Gentlemen’s Club vicino al porto di

Liverpool con il suo amico, il Capitano Rodney. Il viaggio inizia, arrivati sulle coste del Ghana nel piccolo porto

di Axim, la flotta si ferma per rifornirsi di cibo, far riposare gli equipaggi e per comprare altri schiavi. All’alba,

uomini, donne e bambini sono tutti in fila, sperando di essere venduti. L’ufficiale Robert, un mercenario senza

scrupoli, ha già fatto una prima selezione, ma Sir Oliver, come al suo solito, preferisce sceglierli personalmente

ed è tra queste persone che incontra Afua, una giovane di una bellezza mozzafiato, occhi come perle e una

pelle come seta nera, L’incontro inaspettato condanna il protagonista ad affrontare quei demoni della

coscienza rimasti sopiti per troppi anni.

Riassunto breve

Inghilterra. Fine del XVIII secolo. Oliver Wellesley, futuro duca di Wellington, vive la maturità all’insegna dei piaceri,

del cinismo mercantile e del disprezzo per le regole sociali. Nei panni dello spietato mercante di schiavi e di tessuti

pregiati, Oliver rimane affascinato da Afua, bellissima africana la cui pelle ricorda il nero della seta più preziosa.

L’incontro inaspettato condanna il protagonista ad affrontare quei demoni della coscienza rimasti sopiti per troppi

anni.Il mercante di seta nera è una parabola dell’essere umano in un’epoca in cui l’ambizione del colonialismo europeo

ha dovuto fare i conti con i più alti valori dell’amore e della libertà.

Personaggi Principali: Oliver Wellesley, Afua Principessa Ghanese, William Wesley, Duca Di Wellington padre

di Oliver, Margaret, Duchessa Di Wellington madre di Oliver, Katherine Wesley sorella di Oliver, Billy Rodney

il miglior amico di Oliver. 3. Temi Principali: La nobiltà, la ribellione, l’avventura e l’amore.

Note dell’autore: 

La passione per la scrittura arriva nella mia vita in età adulta. Nel mio percorso da autore ho avuto

l’opportunità di scrivere per il cinema ed è proprio grazie a questa esperienza che nasce l’idea de “Il mercante

di seta nera”. Ho confessato a Dario Salvatori, che ha curato la prefazione del romanzo, di aver sognato l’incipit

della storia immaginando lo scenario in cui si muovono i personaggi, una Londra del ‘700 nel pieno dei traffici

della compagnia delle indie orientali tra nobiltà e schiavismo. Ho immaginato una storia d’avventura e d’amore

ma volevo renderla impossibile, la domanda che mi posi fu “sarebbe mai stato possibile, in quegli anni, un

amore tra un nobile ed una schiava?” Ed è proprio d’amore che volevo parlare nell’accezione massima del

significato. Di pagina in pagina, durante la scrittura, i personaggi e le loro vite mi hanno portato a

caratterizzarli forti e spregiudicati a partire proprio dal protagonista Oliver, giovane rampollo di una nobile

famiglia, un avventuriero, sovversivo, donnaiolo pronto a far parlare di sé sia negli ambienti della nobiltà sia

nei sobborghi più malfamati nei quali si trova a suo agio. Oliver non poteva però immaginare che uno dei suoi

tanti viaggi avrebbe per sempre cambiato la sua vita. L’incontro con Afua sarà determinante per la svolta della

sua rocambolesca vita

Biografia di Antonio Centomani

Nato a Napoli nel 1964, Antonio Centomani ha maturato diverse esperienze nei mass media tra radio, stampa,

televisione e cinema. Autore, tra l’altro, di documentari, videoclip musicali e pubblicità. Numerosi i premi vinti

nel corso degli anni. Tra i lungometraggi realizzati c’è L’aquilone di Claudio (Rai Cinema, 2015), l’opera prima a

cui è molto affezionato. Il suo cinema punta alla riflessione e alle tematiche sociali. Molti i cortometraggi girati

con l’obiettivo di aiutare i giovani problematici a vivere diversamente rispetto alle famiglie di origine e al

contesto ambientale. Cura la regia televisiva per RAI2 del Premio Women for Women against violence –

Camomilla Award, organizzato da Donatella Gimigliano. È docente di sceneggiatura e regia. Dal 2006 è

giornalista pubblicista.

LA STRADA DEI VINI ETRUSCO ROMANA

Il percorso della Strada dei Vini Etrusco Romana è articolato tra le zone di produzione dei vini a

Denominazione di Origine Controllata di Orvieto e Amelia. La Strada dei Vini Etrusco Romana è parte de “Le

Strade del Vino” dell’Umbria, un progetto regionale che vuole promuovere forme di turismo che abbinano un

percorso sul territorio ad alta vocazione vitivinicola con la conoscenza dei valori ambientali, culturali e

artistici. È un itinerario attraverso le zone di produzione di vini prestigiosi a Denominazione di Origine

Controllata bianchi e rossi (Orvieto Classico, Rosso Orvietano, Lago di Corbara, Amelia), oppure con Indicazione

Geografica Tipica. Selezionando alcuni vitigni utilizzati nella provincia, da Allerona a Stroncone, da

Montecastrilli a Penna in Teverina, si possono gustare vini dal gusto e dal sapore particolare in numerose e

qualificate cantine. Tra gli I.G.T. lungo la Strada troviamo: “Umbria”, “Allerona” e “Narni”.

IL TERRITORIO

Percorrere la Strada dei vini Etrusco-Romana, nelle antiche terre degli Etruschi e dei Romani lungo il Tevere,

rappresenta un vero e proprio viaggio nell’antico e nel moderno, alla ricerca delle suggestioni del paesaggio e

di incontri ravvicinati con i vini d’eccellenza e i sapori della tradizione umbra. Già la denominazione e il logo

sintetizzano le radici culturali che contraddistinguono il territorio: la cultura romana, con la testa del

Germanico di Amelia, e quella etrusca, con la testa di fanciullo dagli affreschi etruschi della tomba Golini

nell’Orvietano. L’itinerario della Strada, segnato da un susseguirsi di cantine e di aziende vinicole,

inscindibilmente legato alle bellezze storiche, artistiche e ambientali, è naturalmente connesso con l’offerta

della filiera del gusto tradizionale e certificata, dalla produzione olearia della DOP Umbria ai prodotti

dell’agricoltura biologica, a quelli tipici e dell’artigianato artistico. Un apposito disciplinare tutela la qualità

dell’offerta turistica, a garanzia del consumatore e del “viaggiatore del gusto” che ha scelto la provincia di Terni

e l’Umbria: aziende vitivinicole, di produzione agricola, della ricettività, della somministrazione di cibi e

bevande, dell’artigianato artistico aderiscono al disciplinare e sono sottoposte a un monitoraggio di qualità

periodico.

BARBERANI AZIENDA AGRICOLA BIO – ORGANIC WINE COMPANY

Da sempre, per la Famiglia Barberani, il vino è molto di più che un prodotto della terra. Il vino è prezioso ed un

elegante messaggero di un’identità senza compromessi. E’ un nettare inebriante, E’ calore, atmosfera,

condivisione di piaceri. E’ l’Italia che si fa vino e tutta l’Umbria che sa raccontare. E’ il simbolo autentico di una

vita fatta d’impegno, amore e passione che innova una transizione che è rimasta e rimarrà immutata, nel

tempo. Una terra, una famiglia, un vino: Barberani!

II Vino “Amore” – Umbria IGT Rosato

Vengono vendemmiate manualmente le uve rosse tradizionali con venti giorni di anticipo rispetto alla

completa maturazione cosicché il nettare delle uve possa esprimersi delicato e fragrante. E proprio come in un

amore estivo, riesce ad essere appassionante, attraente e di estrema beva. Una celebrazione dell’amore, in

assoluto, per la vigna e per il vino.