In occasione della Giornata Internazionale del Caffè, martedì 1° ottobre 2024, alle 18:00, la Sala Scarlatti del
Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, a Napoli, ospita il primo “Concerto per Kimbo”, protagonisti
Davide Fedele (clarinetto), Fabiana Iovene (violoncello), Giusy Lo Sapio (percussioni), Camilla Mancuso
(pianoforte), Lorenzo Marrone (chitarra), Mattia Raimo (mandolino), Gaetano Rizzo (sassofono) ovvero i sette
studenti del Conservatorio che hanno vinto le Borse di Studio bandite da Kimbo con Ciccio Merolla per l’anno
accademico 2023/24. In programma musiche di Costantino Bertucci, Hector Villa-Lobos, Raffaele Calace,
Johann Sebastian Bach, Béla Kovàcs, Robert Schumann, Astor Piazzolla, Emmanuel Sejourne che sono state
scelte e saranno eseguite dagli stessi sette giovani musicisti, con un finale a sorpresa che prevede la
partecipazione straordinaria dell’artista e percussionista Ciccio Merolla. Nel corso del concerto, condotto dal
giornalista Ciro Cacciola, i musicisti saranno premiati pubblicamente da Gaetano Panariello, direttore del
Conservatorio di Napoli, da Mario Rubino, Presidente di Kimbo S.p.A., e da Ciccio Merolla. L’ingresso è libero
fino ad esaurimento posti. IL PROGETTO Lo scorso 1° ottobre 2023 Kimbo e Ciccio Merolla hanno intrapreso
un percorso di collaborazione teso a valorizzare i legami col territorio in cui operano, rispettivamente, in
ambito industriale e artistico. Tale forma di collaborazione si sostanzia nell’impegno di realizzare opportunità
di sostegno ai giovani musicisti campani che intendano formarsi sul territorio e coltivare la bellezza della
musica: da qui è nato un protocollo d’intesa con il Conservatorio di Napoli “San Pietro a Majella” quale ente a
presidio della cultura e della formazione in ambito musicale affinché accogliesse un primo fondo di 12.000
euro (per n.6 borse di studio di 2.000 euro ciascuna) per l’anno accademico 2023/24, condiviso in parti eguali
da Kimbo e da Merolla, e ancora, l’istituzione di quattro successive borse di 5.000 euro cadauna (per un valore
totale di 20.000 euro) che Kimbo affiderà al Conservatorio per i successivi quattro anni accademici. Il 24
luglio 2024 si è riunita la Commissione per la valutazione delle domande per le suddette Borse di Studio (nelle
persone del M. Gaetano Panariello, di Mario Rubino, del M. Carlo Mormile e di Ciccio Merolla) e, dopo
un’attenta analisi delle domande, la Commissione ha decretato i 7 vincitori.
“Il San Pietro a Majella è presidio culturale e civile oltreché istituzione accademica riconosciuta a livello
internazionale come eccellenza nel campo della formazione musicale” – aveva affermato Luigi Carbone un
anno fa al lancio dell’iniziativa – “Grazie alla disponibilità di un’azienda prestigiosa come Kimbo abbiamo
istituito una borsa di studio quinquennale che possa essere ulteriore strumento per gli studenti per coltivare
la bellezza della musica, possibile argine al dilagare delle non-culture”. “Facciamo tesoro della collaborazione
con Kimbo per dare ulteriore impulso alle attività didattiche e formative che portiamo avanti da tempo per
valorizzare la ricchezza di professionalità e talenti che contraddistingue il nostro Istituto” – sottolinea
Gaetano Panariello, direttore del San Pietro a Majella. “Con le nostre iniziative aziendali e identitarie abbiamo
spesso messo in luce il “senso” del caffè, il suo valore culturale – conferma Mario Rubino, presidente di Kimbo
S.p.A. – Oggi, con l’autorevolezza di un’istituzione storica e patrimonio mondiale come il “San Pietro a Majella”
e con il ritmo di un grande percussionista come Ciccio Merolla, riusciamo non solo a sostenere i giovani talenti
del nostro territorio nel loro percorso di formazione ma anche ad esprimere il “sesto senso” del nostro caffè,
attraverso la “nostra” musica, il nostro jingle che, con il nostro caffè, diffondiamo ormai in 100 paesi del mondo
e che contiene il senso per il ritmo della vita e dunque per la musica”. “Con Kimbo abbiamo formato una nuova
band – conclude l’artista Ciccio Merolla, che ha composto per Kimbo il fortunato singolo ‘O Kafè – perché ci
siamo “scambiati” la musica per condividere una visione: quella di chi decide di fare arte e impresa restando in
questa città, puntando sull’impegno, sulla qualità e sull’internazionalità delle nostre identità”.