
La mostra di Helmut Newton a Palazzo Reale omaggia uno dei più celebri e controversi fotografi del
Novecento, il cui lavoro continua ad essere fonte di ispirazione per i fotografi contemporanei, attraverso una
raccolta di 300 fotografie che si accompagnano a riviste, documenti d’epoca e video. ( visitabile fino al 25 Giugno 2023)
Curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, la retrospettiva ripercorre l’intera
produzione del grande fotografo, dagli esordi berlinesi fino alle Polaroid scattate negli anni novanta,
illustrando i principali generi a cui Newton si è dedicato lunga la sua avvincente carriera: la moda, il nudo, il
ritratto.
All’anagrafe Helmut Neustädter, il celebre fotografo tedesco nasce nel 1920 da una famiglia ebrea a Berlino,
città nella quale si avvicina alla fotografia grazie alla collaborazione con Yva, pseudonimo di Elsie Neulander
Simon. Costretto a lasciare a Germania a seguito dell’emanazione delle leggi razziali, si rifugia a Singapore
dove viene però internato dalle autorità britanniche ed espulso in Australia. Negli anni successivi alla seconda
guerra mondiale inizia a collaborare con la rivista Playboy per poi introdursi nel settore della moda, attività
che lo porta a trasferirsi a Parigi nel 1961. I suoi scatti, segnati da un rivoluzionario erotismo, guadagnano le
copertine di riviste come Vogue, Harper’s Bazaar, Elle, GQ, Vanity Fair, Max e Marie Claire. Il legame con il
mondo della moda si cementa più tardi con i lavori eseguiti per alte case di moda quali Chanel, Gianni Versace,
Louis Vuitton e Dolce & Gabbana. La sua carriera sarà un susseguirsi di successi fino all’incidente mortale
avvenuto nel 2004.
Attraverso una serie di scatti diventati iconici, la mostra ripercorre l’affermazione di Helmut Newton
nell’ambito nella fotografia di moda, con particolare attenzione alla produzione parigina degli anni Settanta, in
cui, grazie agli stimoli delle pellicole di Hitckcock e Truffaut e ai libri noir di Raymond Chandler, i suoi scatti
assumono l’aspetto di vere e proprie messe in scena con evidenti richiami all’arte, alla letteratura e al cinema.
L’arte, in particolare i dipinti di Goya della La Maja desnuda e La Maja vestida ispirano la serie Naked e
Dressed, che segnano, assieme ai Big Nudes, l’interesse per il nudo, che trova manifestazione in scultorei nudi
femminili dalla sessualità prorompente. Completano l’esposizione i ritratti di celebrità come Romy Schneider,
Andy Warhol e David Hockney e la serie Pola Woman, recupero risalente agli anni Novanta della Polaroid.
Organizzata in occasione del centenario della nascita, la mostra di Helmut Newton giunge finalmente a Milano
per raccontare la grande carriera di un fotografo che ha rivoluzionato la fotografia di moda e che ha proposto
una nuova concezione del corpo umano, soprattutto femminile, non esente da critiche, che ancora oggi ci
permette di riflettere e di discutere sull’uso del corpo nei mezzi di comunicazione.