Cinque docenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II tra gli “Highly Cited Researchers 2023”, i ricercatori più citati al mondo

Nella classifica, stilata dal Web of Science Group – Clarivate Analytics, sono presenti, infatti, Raffaele

Capasso, Danilo Ercolini, Angelo Antonio Izzo, , Edoardo Pasolli e Veronica Scuotto, scienziati federiciani

che hanno prodotto le pubblicazioni scientifiche più menzionate, dando contributi significativi nei propri

settori di attività.

Gli ‘Highly Cited Researchers’ sono scienziati che hanno prodotto le pubblicazioni più citate esercitando

un’influenza significativa nella campo della ricerca, e si basa sull’analisi eseguita dagli esperti di bibliometria

dell’Istituto di informazione scientifica del Web of Science Group.

Quest’anno, i riconoscimenti della Clarivate per il maggior numero di citazioni dei propri lavori scientifici sono

andati a 7.125 ricercatori di tutto il mondo, tra questi 115 lavorano in Italia, tra atenei, enti di ricerca e

istituzioni, nazione decima al mondo per numero di ricercatori maggiormente citati. Dei 7.125

riconoscimentii, 3.793 sono andati a ricercatori altamente citati in 20 campi, gli altri 3.332 sono stati

assegnati a ricercatori con prestazioni eccezionali in più campi (cross-field).

I loro articoli si posizionano nel top 1% delle citazioni. Di tutta la popolazione mondiale di scienziati di tutte le

discipline, gli ‘Highly Cited Researchers’ sono 1 su 1.000. Infatti, solo lo 0,1% dei ricercatori nel mondo riceve

questo riconoscimento, che rappresenta un parametro importante nelle classifiche mondiali di qualità delle

università, oltre ad essere uno dei maggiori riconoscimenti internazionali per un ricercatore.

Gli studi multidisciplinari, dalla qualità degli alimenti alla salute dell’uomo, hanno confermato tra gli Highly

Cited Researchers (cross-field), Danilo Ercolini, Direttore del Dipartimento di Agraria, già presente nella

classifica Clarivate 2022. Docente di Microbiologia, Ercolini incentra la sua attività scientifica sullo studio del

microbioma negli alimenti e nell’uomo. Particolarmente apprezzati sono stati gli studi sull’impatto della dieta

sul microbioma umano e i contributi sullo studio degli effetti della dieta mediterranea.

Del Dipartimento di Agraria sono anche, tra i cross-field, Raffaele Capasso ed Edoardo Pasolli, docenti

rispettivamente di farmacologia e di telecomunicazioni, che dedicano la loro attività di ricerca

prevalentemente alla farmacognosia e allo studio sulle proprietà biologiche dei composti naturali attivi sul

tratto gastrointestinale, il primo, e allo sviluppo e all’applicazione di approcci computazionali e metodologie di

machine learning per dati di metagenomica, il secondo. Di particolare rilievo gli studi multidisciplinari in

ambito del microbioma, con particolare enfasi a quello umano e al suo collegamento con lo stato di salute.

Si focalizzano, invece, sul settore scientifico disciplinare di Farmacologia, le ricerche di Angelo Antonio Izzo,

Vicedirettore del Dipartimento di Farmacia, per la quarta volta tra gli Highly Cited Researchers nel campo

Pharmacology and Toxicology, che si occupa prevalentemente dello studio farmacologico e delle potenziali applicazioni terapeutiche dei composti di derivazione vegetale, con particolare interesse sulle potenzialità dei cannabinoidi e dei composti naturali che legano i Transient Receptor Potential Channels.

L’attenzione con cui si è soffermata sulle piccole e media imprese, la gestione della conoscenza, la

trasformazione digitale, in particolare l’interazione uomo-macchina, e l’entrepreneurship, hanno

caratterizzato il lavoro di Veronica Scuotto, docente di economia e gestione delle imprese del Dipartimento di

Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni, consentendole di essere annoverata tra gli Highly Cited Researchers cross-field 2023.

Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni, consentendole di essere annoverata tra gli Highly Cited

Researchers cross-field 2023.