L’azienda napoletana, specializzata da quasi 10 anni nell’organizzazione di banchetti, catering, cerimonie e
feste private nelle sue tre ville situate tra Bacoli e Napoli, ha aperto il 16 marzo scorso le sue porte a oltre 50
candidati per i lavori stagionali, confermando quella vocazione di abbraccio del territorio e di investimento
nelle sue risorse sociali e umane più preziose.
I significati del saluto Aloha in lingua hawaiana sono molteplici e spaziano dall’amore all’affetto, dalla pace
all’abbraccio. Soprattutto quest’ultima traduzione piacque a Marco Esposito, futuro direttore artistico di
Aloha Eventi, tanto da suggerire al fratello Enzo Esposito, l’attuale amministratore, di adottarlo come nome
della nuova impresa che avrebbero fondato di lì a breve.
GLI INIZI E GLI EVENTI PRESTIGIOSI
Era il 2012, anno in cui furono gettate le basi della Aloha Eventi, impresa specializzata in eventi, banchettistica
e cerimonie, operativa dal 2014. Nel 2015 iniziarono a lavorare con la loro prima struttura, Villa Scalera a
Bacoli (NA); proseguirono nel 2016 con l’apertura a Napoli – a Posillipo – di Villa Fattorusso; alla quale
avrebbero dato un seguito nel 2018 con l’inaugurazione di Villa Punta Pennata, sempre a Bacoli, a pochi passi
da Villa Scalera, ma più in alto. Un triangolo di location che è un vero e proprio abbraccio ai Campi Flegrei, e
sempre di abbraccio si può parlare quando Vincenzo Esposito confida la vocazione di apertura al territorio
della Aloha Eventi.
“Abbiamo sempre avuto nella mente e nel cuore la volontà di aprirci alle realtà, alle energie e alle risorse
umane locali”, spiega l’amministratore di Aloha Eventi. L’evento più recente cui ha preso parte Aloha si tenne a
fine 2023 nella splendida cornice della Casina Vanvitelliana, nel Parco Borbonico del Lago Fusaro, con il
catering organizzato per la PLC City, azienda di Monte di Procida (NA). Ma negli anni hanno curato i banchetti
a Napoli al Salone Margherita, nell’Agorà Morelli, all’interno del Museo Filangieri, e persino su una nave da
crociera MSC.
L’OPEN DAY
Solo poche settimane fa Aloha Eventi ha aperto per la prima volta le porte di Villa Scalera per un open
recruiting day, alla ricerca degli stagionali 2024 tra camerieri, hostess, comis di cucina e sous chef. Il 16 marzo
scorso Enzo, Marco e tutta la loro squadra, che in estate arriva a contare anche 150 dipendenti, hanno
idealmente accolto e abbracciato il territorio dei Campi Flegrei, ospitando una cinquantina di candidati da
selezionare per il nuovo personale. A breve inizieranno i primi corsi di formazione per 30 figure già
individuate, con l’obiettivo dichiarato di inserirli in un percorso formativo e lavorativo da maggio fino a
settembre/ottobre.
“La nostra famiglia si allarga sempre ogni anno ma stavolta abbiamo voluto fare un esperimento diverso, con
slide e narrazione della nostra attività e della nostra storia – precisa Enzo -. Non ci siamo limitati a lanciare il
solito bando, raccogliere curriculum o farceli inviare via mail. Abbiamo voluto incontrare le persone,
conoscerle, guardarle negli occhi, far respirare loro l’aria familiare e lo spirito che ci accompagna ormai da 10
anni. Ci siamo concessi questo regalo nel decennale di Aloha, restituendo al territorio tutto quello che di
buono e di bello ci ha dato in due lustri di lavoro”.
STORIA E RICORDI
Un mestiere che affonda le radici in un passato di ristorazione rinomata e di tentativi pionieristici nel settore.
Il nonno di Enzo, Salvatore Aversano, era un pescatore amante della buona cucina, il quale fondò nel 1950 il
famoso ristorante Don Salvatore a Mergellina a Napoli; sua figlia Maria Rosaria Aversano ebbe l’intuizione e la
giusta visione, invece, nel tracciare la strada dell’organizzazione degli eventi in ville ad hoc. “Siccome il
ristorante di nonno era piccolo, nel ’95 lei iniziò a pensare ai ricevimenti in strutture più grandi, nonostante la
gente fosse scettica e ancora legata all’idea di far pranzare gli invitati dei matrimoni nei classici ristoranti”,
confida il figlio Enzo. Un sentiero spianato dall’iniziativa materna, sempre sostenuta dal marito, come
ricordano i due figli.
L’ESPERIENZA
I due fratelli hanno ereditato così un tesoro fatto di know how, networking, contatti ed esperienze
preziosissimo. Un vero e proprio patrimonio di conoscenza sapientemente investito nelle tre location coi loro
ampi spazi, cucine e chef di primissimo livello, sale ariose, giardini magnifici e persino lidi estivi (Villa
Fattorusso). E oggi vogliono restituire quel sapere, formando i giovani in un periodo in cui la ristorazione
soffre e lamenta spesso la carenza di personale. Per Aloha quindi la soluzione è abbracciare il territorio come
farebbe ogni buona famiglia. E il premio Industria Felix, ricevuto nel 2023 come una delle 40 aziende più
performanti nella ristorazione in Italia, ne è la prova regina.