A Napoli, dal 23 novembre per i 150 anni del movimento artistico, la mostra che celebra la nascita e l’evoluzione dell’Impressionismo  

Napoli Basilica della Pietrasanta 22 novembre 2024 Mostra “Impressionisti e la Parigi a fin de siécle” a cura di Vittorio Sgarbi. Foto: Stefano Renna

Alla Basilica della Pietrasanta la rassegna “Impressionisti e la Parigi fin de siècle”.

L’esposizione, a cura di Vittorio Sgarbi, è un’antologica con 69 opere divise in 3 sezioni

Napoli, 22 novembre 2024 – Apre il 23 novembre, negli spazi espositivi della Basilica di Santa Maria Maggiore

alla Pietrasanta a Napoli, la mostra Impressionisti e la Parigi fin de siècle, prodotta da Navigare Srl in

collaborazione con Polo Culturale Pietrasanta e Lapis Museum a cura di Vittorio Sgarbi, in collaborazione con

Stefano Oliviero, patrocinata da Regione Campania e Città di Napoli.

   L’esposizione, dal carattere antologico, è un omaggio al rivoluzionario movimento artistico francese nato 150

anni fa, con la prima esposizione parigina che ne segnò il debutto ufficiale sulla scena mondiale, il 15 aprile

1874.

     Le 69 opere esposte, realizzate da 40 artisti prevalentemente francesi, sono suddivise in 3 sezioni che

tracciano la storia delle origini e le evoluzioni dell’Impressionismo, sullo sfondo della Parigi di fine secolo,

vivace e luminosa protagonista di epocali cambiamenti.

    La prima sezione, intitolata La rivoluzione realista e l’École de Barbizon. La strada verso l’Impressionismo vede la

presenza di 18 opere, per lo più dipinti a olio e acqueforti, realizzate da artisti della Scuola di Barbizon, tra i

quali: Corot, Delacroix, Rousseau, Millet, Courbet, Lecomte, dediti alla pittura paesaggistica e realistica e

punti di riferimento per gli Impressionisti.

   Con la seconda sezione, intitolata La conquista degli Impressionisti, la mostra entra nel vivo della storia del

nuovo movimento artistico, una partitura a più voci che prende forma nella pullulante Ville Lumiere, sede della

seconda Esposizione Universale. È in questa sezione che sfilano davanti allo sguardo del visitatore 45 opere di

21 artisti, ispirati dalla scuola di Barbizon ma capaci di elaborare nuove forme espressive rivoluzionarie,

molto distanti dall’accademismo fino ad allora imperante. Le opere qui presenti sono soprattutto incisioni e

disegni, che mettono in luce i lavori di studio e di preparazione per opere di grandi artisti come, tra gli altri,

Cézanne, Manet, Boudin, Degas, Renoir, Forain, Guillaumin, Monet e Mary Cassat, pittrice americana, una

delle poche donne ammesse al consesso maschile dell’arte dell’epoca.

    La terza sezione, Dopo la conquista: l’arte non è solo riproduzione ospita 6 opere del periodo post-

impressionista realizzate dall’artista svizzero-francese Jeanniot, dal delicato paesaggista Firmin-Girard, dal

pittore e incisore svizzero Ranft il cui dipinto “Ladies in café” è stato scelto come immagine simbolo

dell’esposizione, fino a lambire la pittura Nabis, con Bonnard e Denis.

   Completa l’esposizione un’area multimediale attrezzata con postazioni dotate di Oculus 3D che consentono

la visione virtuale di alcune opere impressioniste di ambientazione parigina e altre di ambientazione

naturalistica, avendo la sensazione di entrare nei dipinti e vivere le atmosfere dell’epoca.

    La mostra Impressionisti e la Parigi fin de siècle sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 19:30 e il

sabato, la domenica e i festivi sino alle 20:30. Prevendita on-line: www.ticketone.it.

Info: www.navigaresrl.com.