
Un racconto tra musica e parole A Napoli l’esordio del tour: venerdì 22 Marzo al Teatro Trianon Viviani
Un’opera teatrale declinata dai ritmi suggestivi del racconto, tra canto e narrazione, miscelati col gusto di un
coinvolgente spartito ridondante di emozioni. Sono questi gli elementi essenziali, quanto suggestivi, di “Tu
vuo’ fa’ l’americano”, l’ultimo lavoro scritto da Massimo Cinque, per la regìa di Marcello Cirillo, che ne è anche
la voce, la direzione musicale di Demo Morselli e la voce narrante di Francesca Borrelli (produzione Clodio
Management). Questo spettacolo vedrà il proprio esordio venerdì 22 Marzo a Napoli, nel prestigioso Teatro
Trianon Viviani, in piazza Vincenzo Calenda 9, nel centro storico della città, edificato nel 1911 e divenuto culla
della canzone partenopea. Al centro del racconto in musica, le storie e le avventure di milioni di italiani che
emigrarono tra i primi anni del ‘900 fino ai primi anni ’60: “sognavano l’America” e, con la valigia di cartone,
sono partiti con l’intenzione di fare fortuna: molti di essi, così come i loro figli e nipoti, sono diventati
personaggi rilevanti nel panorama artistico internazionale. Basti pensare a Sinatra, De Niro, Scorsese,
Mancini, Capra, Madonna, solo per citarne alcuni, capaci di coronare l’american dream. La trama dello show
presenta i dolci e penetranti connotati di una fiaba che contempla ovviamente il lieto fine: i personaggi, ricchi
di umanità, sono accompagnati da un cane e da un gabbiano e raccontano le peripezie che molti dei nostri avi
intrapresero per dimostrare la propria forza, unita all’intelligenza e alla determinazione. Lo spettacolo si
sviluppa intorno agli aneliti di prospettive e alle difficoltà affrontate dai nostri connazionali che lasciavano le
loro famiglie e le loro radici per cercare fortuna nel nuovo mondo: così, il pubblico viene trasportato indietro
nel tempo, rivivendo le sensazioni e le sfide che questi coraggiosi italiani dovettero affrontare durante il loro
viaggio in nave verso l’America per poi condurre una battaglia, necessaria per adattarsi a una cultura diversa e
alle nuove opportunità. Lungo il solco avvolgente tracciato dalle musiche eseguite da una grande orchestra e
diretta da Demo Morselli, le performances di Marcello Cirillo e la voce narrante, gli spettatori vengono
coinvolti in un inedito viaggio, toccando aspetti quali la nostalgia per la propria terra d’origine, la speranza di
una vita migliore e l’incontro con culture e tradizioni differenti. Ne scaturisce un mix di commedia e dramma
che cattura il cuore e porta a riflettere sulle sfide e sulle aspirazioni di milioni di operosi e geniali italiani.
Insomma, “Tu vuò fa l’americano” è un omaggio ai nostri emigranti e a tutti coloro che si sono messi in gioco
per realizzare le proprie aspirazioni; contemporaneamente, rappresenta l’invito a una considerazione sulle
radici di ciascuno di noi e sulle modalità scelte per inseguire i propri obiettivi. L’happy end nasconde una
riflessione sulla condizione di tante persone che oggi cercano l’America in Italia: molti di loro sono ciò che noi
eravamo e saranno, probabilmente, ciò che noi siamo. Ai posteri l’ardua sentenza, ma il tempo notoriamente è
“galantuomo”.